Terrore notturno

TERRORE NOTTURNO

Il terrore notturno, conosciuto anche come pavor nocturnus, è da considerare un disturbo del sonno che colpisce sia gli adulti che i bambini. Questi episodi si manifestano durante la fase del sonno profondo, come esperienze angoscianti che destano preoccupazione e/o lasciano uno stato di confusione. Al risveglio la persona spesso manifesta amnesia, dunque non ha ricordo di questi episodi. il terrore notturno può essere descritto come un parziale risveglio dal sonno profondo, caratterizzato da grida, agitazione, pianto e sudorazione eccessiva. La persona potrebbe anche camminare e spostarsi durante la notte, senza avere alcun ricordo al risveglio. Questi episodi inficiano con il funzionamento del soggetto e con lo svolgimento delle normali attività di vita. La durata degli episodi può variare dai cinque ai trenta minuti, concludendosi con un risveglio confuso o un immediato addormentamento. È possibile differenziare i terrori notturni dagli incubi e dalla paralisi del sonno, in quanto si manifestano nella fase NREM 

È possibile specificare i sintomi maggiormente frequenti:

  • agitazione, pianto e urla
  • paura o panico
  • sudorazione intensa
  • pupille dilatate
  • disorientamento al risveglio
  • Respiro affannoso
  • forte tachicardia
  • senso di confusione
  • difficoltà a consolare
  • paralisi notturne;
  • tremori durante il sonno;
  • continui risvegli notturni;
  • attacchi di panico notturni;
  • tachipnea;
  • risveglio con ansia e tachicardia;

È importante prendersi cura di queste manifestazioni notturne in quanto possono avere un impatto negativo sulle attività di veglia, portando difficoltà di concentrazione, senso diffuso di stanchezza, labilità al sonno, irritabilità etc.. Inoltre il paziente, non essendo cosciente, durante gli episodi potrebbe fere del male a se stesso o agli altri. È consigliato, infatti, non svegliare il paziente ma stargli vicino per evitare che possa ferirsi, proteggendolo da ogni rischio. Svegliarlo durante gli episodi potrebbe rendere ancora più intenso il senso di stordimento e più difficile il riaddormentamento.

 

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