Prevenzione

PREVENZIONE

PREVENZIONE

Interventi vari
Bullismo , adescamento online, progetto DBT

Progetto di: “DBT – bambini

I bambini vivono una condizione esistenziale non semplice; sono, difatti, chiamati a rispondere a stressor di diversa entità. L’idea per cui l’infanzia sia esente da condizioni di stress e di complicazioni è semplicistica ed erronea. I bambini, durante la propria fanciullezza, si ritrovano a fronteggiare situazioni difficili da gestire e, in più, non hanno neppure una reale libertà di azione e un’autonomia decisionale, poiché sono chiamati ad imparare e a rispettare l’importanza delle regole. Molti studi sperimentali dimostrano che i bambini della società odierna si confrontano con lo stress in misura maggiore rispetto ai bambini delle generazioni precedenti, con una pesante ricaduta sulla qualità della vita dei più piccoli. I nostri bambini, troppe volte, sono sovraccaricati perché iperstimolati, perdendo, in tal maniera, la naturale capacità di esplorare, con curiosità e vigilanza, se stessi e l’ambiente circostante. Sono letteralmente bombardati da richieste plurime rispetto alle attività da svolgere, sia scolastiche che extra scolastiche, con una conseguente riduzione di tempo e di spazio liberi in cui sperimentarsi in maniera creativa, spontanea e sicura. Le pressioni dei genitori e delle figure di riferimento spingono per il raggiungimento del successo, in qualunque forma e a qualunque livello, indicando che non c’è spazio alcuno per il fallimento. Gli errori, invero, non sempre sono concessi, il tempo libero è bandito e il nemico diventa un nemico da scongiurare. Infine, i bambini di oggi sono, altresì esposti a rischi relativi alla sicurezza della propria persona, sono pertanto costantemente invitati a stare attenti ad adescamenti, abusi e rischi vari che potrebbero incontrare in una società tendenzialmente non sicura. Questo aumenta lo stress e rende difficile la gestione delle proprie emozioni, che si disregolano a dismisura rispetto ad ogni ambito esistenziale. Imparano, pertanto, a rispondere a standard elevati e severi con risposte emotive intense, sgradevoli, ingestibili che, a loro volta, vengono rinforzate dall’ambiente che, troppe volte, è invalidante. Il programma DBT bambini può essere applicato, anzitutto, come intervento di prevenzione con una popolazione infantile scevra da problematiche e sintomatologie, col chiaro fine di dotare diversi set di skills per equipaggiare alla naturale difficoltà della vita con efficacia. Il programma DBT-bambini è, dunque, un intervento che può apportare giovamento anche in situazioni ove non si presentano particolari problematicità, conferendo ai bambini e ai relativi adulti di riferimento abilità e strategie utili per regolare emozioni e comportamenti, per migliorare le relazioni

Interpersonali e le capacità di risoluzione dei problemi della vita. La DBT-bambini è, inoltre, particolarmente indicata in caso di difficoltà e di problemi di salute mentale, sia nella fase iniziale di insorgenza sia nella fase più acuta e nelle manifestazioni più gravi, angosciose e rischiose. In caso di quadri notevolmente compromessi e complicati da un punto di vista emotivo e comportamentale, è consigliabile inserire il bambino in un trattamento DBT completo della durata di 32 settimane.

Gli obiettivi principali del programma DBT-bambini sono di insegnare, soprattutto ai bambini che vivono situazioni difficili, abilità di coping adattive e un efficace metodo di risoluzione dei problemi e di insegnare, in parallelo, ai caregivers, non solo lo stesso impianto di skills, ma anche le indicazioni, precise e dettagliate, per creare un ambiente validante, amorevole, caloroso, disponibile e flessibile al cambiamento Le skills sono, pertanto, oggetto di insegnamento sia dei bambini che dei caregivers, dando un’importante rilevanza al set per la gestione della sofferenza e delle crisi. Nell’ottica della DBT-bambini si sostiene l’importanza del modellamento e del rinforzo dell’uso delle abilità, dell’ignorare le risposte disadattive, della validazione e dell’accettazione da parte degli adulti come una chiave decisiva per raggiungere cambiamenti profondi, duraturi e concreti nella regolazione emotiva e comportamentale dei più piccoli.

Se si lavora con bambini particolarmente vulnerabili è imprescindibile essere accorti rispetto alla fragilità che li pervade poiché sono particolarmente suscettibili alle emozioni intense, come se avessero dei super poteri che li trasforma in soggetti significativamente empatici, geniali, intuitivi. Hanno un potere che si rivela un’arma a doppio taglio poiché potrebbe, in alcuni momenti, forse anche troppo spesso, creare scompiglio nelle loro vite e nei loro ambienti di crescita, soprattutto quando si tratta di ambienti e sistemi non preparati a validare e a riconoscere quanto piuttosto a squalificare e a destabilizzare. Una famiglia e dei caregivers amorevoli, capaci di ascoltare riescono a rendere questo potere in una risorsa inestimabile. Bambini molto sensibili hanno bisogno di essere supportati, allevati e amati da adulti altrettanto sensibili con l’aggiunta di amorevolezza, benevolenza, premura, sicurezza, stabilità. Sono bambini che si stancano sorprendentemente con facilità perché provano le emozioni molto intensamente con conseguenti e sfiancanti attivazioni fisiologiche continue e costanti. Pur provando emozioni intense non sono sempre pronti a verbalizzarle, sembrano non averne la capacità e le esprimono sotto forma di ansia disfunzionale, rabbia esplosiva, comportamenti oppositivi e provocatori, impulsività, attenzione sfuggente, pattern iperattivi, minacce di far del male a se stesso e agli altri.

OBIETTIVI DEL PROGETTO:

Obiettivo Generale: Intervento di prevenzione di qualsiasi forma di disagio esistenziale e psicologico nell’ambito delle comunità e delle scuole, col fine di promuovere l’idea di benessere personale e di evitare, o ridurre, fattori di rischio socio-culturale, con particolare attenzione allo sviluppo dell’ascolto rispettoso dei pari e degli adulti di riferimento e dell’abilità di Mindfulness, di tolleranza della sofferenza, di regolazione emotiva e di efficacia interpersonale.

Obiettivi Specifici:

  • Aumentare il benessere, la calma, la qualità del sonno, la cura e la consapevolezza di sé e il senso di connessione con la natura;
  • Potenziare la resilienza, il benessere, la motivazione, la fiducia, la competenza e l’efficacia;
  • Incrementare l’ottimismo e migliorare la competenza emotiva e sociale;
  • Regolare le emozioni; Diminuire l’aggressività e il comportamento oppositivo – provocatorio; Alleviare i sintomi di depressione e ansia nell’infanzia;
  • Migliorare il comportamento e l’ansia nei bambini con ADHD e aumentare l’attenzione sostenuta;
  • Promuovere il funzionamento globale, l’autostima e la qualità di vita dei bambini;
  • Motivare all’istruzione e alla scuola e al rispetto delle regole;
  • Sperimentare l’introspezione e l’apertura all’altro, in prospettiva di una migliore empatia, della qualità del lavoro e della collaborazione con i pari e con i caregivers;

PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE SULLE TEMATICHE LEGATE A BULLISMO, OMOFOBIA E VIOLENZA

Oggi tematiche come bullismo, omofobia interiorizzata, diversità, violenza sono ampiamente diffuse nella nostra società. Dai dati statistici è emerso un andamento crescente del cyberbullismo tra i ragazzi dai 11 ai 13 anni, portato problematiche psicologiche quali aggressività, mancanza di giudizio, mancanza di empatia, difficoltà di concentrazione ed ansia sociale. Elementi quali offese verbali e scritte, violenze psicologiche e fisiche sono solo alcuni elementi che emergono nella visione attuale.
Lo studio PNC insieme al suo staff porta avanti nelle scuole diversi progetti intenti a sensibilizzare i ragazzi su queste tematiche.

Il progetto che si propone si articola in tre parti:

Nella prima parte
Messa in discussione del film di Joe Bell, un film del 2020 diretto da Reinaldo Marcus Green a cui seguirà poi una spiegazione dei fenomeni, bullismo, cyberbullismo, omofobia interiorizzata e diversità. Il soggetto del film è basato sulla storia vera di un uomo di nome Joe Bell, che parte a piedi attraverso l’America per parlare di bullismo e onorare suo figlio adolescente, Jadin Bell, morto suicida dopo essere stato vittima di bullismo e omofobia. All’interno di questa prima parte alcuni studenti hanno scelto una scena che li ha particolarmente toccati, che a loro volta hanno messo in scena . I ragazzi in questo modo sono stati spronati da insegnanti e psicologi a trarre spunto da questa iniziativa per raccontare un evento vissuto direttamente oppure ascoltato.

Nella seconda parte
Grazie alla partecipazione di due avvocati si è discusso sulle responsabilità penali e le conseguenze da affrontare a seguito dei comportamenti lesivi descritti precedentemente, da parte dei ragazzi.
Verranno spiegate le conseguenze penali a cui i ragazzi potrebbero andare incontro.
Gli interventi sono stati condotti da Annalisa Senese in qualità di avvocato penalista e Francesco Urraro in qualità di avvocato amministrativista.

Nella terza parte
Il progetto si è svolto presso il Teatro Trianon Viviani, dove Cristina Donadio, sul palco insieme a Maurizio Capone, presentano STORIACCE. La lettura drammatizzata è basata sul libro I figli degli altri della psicologa Rosetta Cappelluccio che descrive
le esperienze maturate negli anni, a fianco della procura, difendendo i minori da maltrattamenti e abusi. Tra i casi seguiti c’è la storia di Fortuna Loffredo, la bimba del Parco Verde di Caivano, violentata e poi gettata nel vuoto dal suo aguzzino. La performance si dipana tra parole che nessuno vorrebbe mai sentire e la musica, realizzata con materiali di risulta, in questo caso i giocattoli dei bambini.

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