DISTURBI SESSUALI
- Desiderio: che consiste in fantasie sull’attività sessuale e nel desiderio di
praticare attività sessuale. - Eccitazione: che consiste non solo nella sensazione soggettiva di piacere
sessuale, ma anche nelle concomitanti modificazioni fisiologiche (tumescenza
del pene e erezione nel maschio; vasocongestione pelvica, lubrificazione e
dilatazione della vagina e tumescenza dei genitali esterni nella femmina) - Orgasmo: che consiste in un picco di piacere sessuale, con allentamento della
tensione sessuale e contrazioni ritmiche dei muscoli perineali e degli organi
riproduttivi. - Risoluzione: che consiste in una sensazione di rilassamento muscolare e di
benessere generale
Quante tipologie di disturbo sessuale esistono?
- Disfunzioni sessuali: sono le più comuni e di riferiscono a disturbi che
ostacolano o impediscono il rapporto sessuale; - Parafilie: fanno riferimento a impulsi, fantasie o comportamenti sessuali nei
confronti di oggetti, attività o situazioni poco comuni (come ad esempio
ricevere o infliggere sofferenza fisica, umiliare se stessi o il partner, provare
eccitazione per oggetti inanimati insoliti etc…), bambini o persone non
consenzienti; - Disturbi dell’identità di genere: per cui il soggetto prova estremo disagio e
sofferenza per il proprio corpo, identificandosi con il sesso opposto
- diabete
- ● effetti collaterali di farmaci
● squilibri ormonali (soprattutto nelle donne in menopausa)
● abuso di alcol
● disturbi neurologici
Per quanto riguarda l’aspetto psicologico, invece, sono risultati rilevanti fattori come:
● difficoltà relazionali e problematiche di coppia
● l’ansia da prestazione
● paura delle malattie
● apatia e depressione
● le idee distorte relative al sesso
● i pregiudizi di tipo religioso o morale
Perché la terapia cognitivo-comportamentale risulta il trattamento migliore?
la terapia cognitivo-comportamentale è risultata di provata efficacia nel trattamento
delle disfunzioni sessuali, mostrando una buona prognosi anche dopo un trattamento
di breve durata. Terapeuta e paziente collaborano attivamente nella messa in campo
di tecniche di natura comportamentale volte ad affrontare le difficoltà specifiche di
ciascun disturbo. Il trattamento mira anche a un lavoro più approfondito sulle
credenze disfunzionali sottostanti il disturbo, che ne mantengono il funzionamento
problematico. In alcuni casi è prevista una terapia farmacologica associata alla
psicoterapia.
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Domande Frequenti
Qui la risposta della prima domanda.
Qui la risposta alla seconda domanda