Trattamenti
Disregolazione Emotiva

Che cos'è la disregolazuone emotiva?Si definisce disregolazione emotiva l’incapacità, malgrado gli sforzi, di modulare o ricondurreentro la norma i proprio vissuti emotivi, le proprie esperienze interne e il proprio comportamentoverbale e non verbale in risposta a degli stimoli. Questa difficoltà spesso si associa ad impulsivitàmarcata e a problemi di adattamento della persona nel suo contesto relazionale, vista l’incapacità dicontrollare risposte intense e, talvolta, estreme.Quali sono le principali difficoltà che si manifestano?Spesso tra le difficoltà associate a disregolazione emotiva troviamo anche difficoltà di attenzione epianificazione (riconducibili a deficit dell’esecutivo centrale), difficoltà nell’organizzare la propriaquotidianità, tendenza all’isolamento come disperato tentativo di arginare la sofferenza, richieste diaiuto espresse in maniera inadeguata, etc. A peggiorare la situazione vi è anche il feedbackproveniente dall’altro, che, spesso, incapace di gestire comportamenti così intensi e spesso anchespaventato dalla non gestibilità della sofferenza che vede, si tira indietro, vittimizza o stigmatizzachi ha difficoltà di regolazione.Vediamo, più nel dettaglio, ciò che accade:
1. Tendenzialmente la prima fase riguarda una soglia di attivazione molto bassa, con altasensibilità a stimoli emotivi che fanno da innesco. Sul perché una persona sia già predisposta areagire in questo ci sono numerose ipotesi, ma la spiegazione più completa è quella che uniscefattori di vulnerabilità biologiche allo sviluppo in un ambiente di cura invalidante, cheamplifica l’attivazione emotiva e con figure di attaccamento inadeguate che presentano essestesse difficoltà a regolare le emozioni. Queste esperienze, specie se precoci, possonoinfluenzare lo sviluppo funzionale del cervello e risultano del tutto ingestibili per il bambino,aumentandone il senso di impotenza.2. Reazioni particolarmente intense allo stimolo emotivo. La persona non parte solo“svantaggiata”, ma esperisce anche fortissima attivazione somatica (le emozioni sonoinvariabilmente legate al corpo), che se non modulata da strumenti psicologici che siapprendono normalmente nell’arco dello sviluppo, diventano intollerabili e quindi ingestibili.3. Difficoltà nel ritornare allo stato di partenza dopo l’attivazione. Le emozioni, oltre adessere particolarmente intense, tendono a mantenersi e ci vuole più tempo per ristabilire unostato di maggiore tranquillità e minore reattività somatica. Possono innescarsi anche cicliinterpersonali distruttivi con l’altro, che spesso non fanno che peggiorare la situazione,amplificando ancora di più le emozioni, la disregolazione e quindi la sofferenza. In altri casi cisi può affidare a strategie disfunzionali per reprimere la sofferenza, come l’uso di sostanze ol’autolesionismo, che dando un sollievo momentaneo possono essere rinforzate nel tempo. Permolto tempo la persona si può inoltre portare dietro strascichi di quell’emozione, rimanendoquindi vulnerabile a successivi episodi di disregolazione anche a distanza di molto tempo. Inquesto modo si riduce la soglia di attivazione, già di per sé bassa, mantenendo così un circolovizioso.
Trattamenti
Disturbi post traumatici
Disturbo Binge-Eating
Disturbo Bipolare